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Da Vedere
Si trova di fronte la chiesa matrice ed un edificio a tre livelli edificato nel XVIII secolo. Aperta al pubblico La casa conserva l'arredo originale e i libri dello scrittore di Gente d'Aspromonte. La stanza da letto è stata ricostruita nei minimi particolare e oggi si presenta così come l'aveva lasciato lo scrittore sanluchese. Da vedere i ruderi del castello medievale e quelli dei quattro monasteri di S. Stefano, S.Costantino, San Giorgio e San Giovanni. Nei dintorni di San Luca si possono visitare i ruderi dell'abbazia normanna di San Nicola di Butramo. La maggiore attrattiva è comunque esercitata dal Santuario di Polsi, notissimo centro di culto mariano, meta di pellegrinaggi per migliaia di fedeli, provenienti, soprattutto, da Calabria e Sicilia. Chiesa Santa Maria della Pietà Sulla facciata con fastigio si nota il portale rettangolare sovrastato da una monofora, con timpano spezzato, e lesene dotate di capitello decorativo. In alto, nel timpano, un orologio. All’interno formato da un’unica navata è conservata una tela seicentesca rappresentante la Deposizione. Qui sono conservate, inoltre, alcune statue processionarie tra cui quelle di San Luca, della Madonna Addolorata e San francesco Saverio portate da Potamia. di notevole fattura quella di San Giovanni e del cristo risorto quest'ultima identica a quella custodita nella cattedrale di Gerace. Chiesa di San Giorgio (ruderi) Si trova nell’omonima frazione ed è un antico edificio di origine bizantina (X-XI secolo) con pianta centrale e absidi semicircolari di cui rimangono visibili soltanto alcune tracce. L’edificio fu edificato come punto di riferimento per i monaci che vivevano eremiti. Un tempo aveva un pavimento in marmo policromi rimosso nel 1936 e conservato nel museo nazionale di Reggio Calabria, ma non esposto. Le colonne che abbellivano la navata sono state in parte rimosse e portate al Santuario di Polsi altre, invece, sono visibili tra i ruderi. L’antica struttura doveva avere una cupola centrale e quattro cupolette laterali, con struttura simile alla cattolica di Stilo.
Consolidandosi la diga di sbarramento, si è creato un singolare laghetto di 170 m. di larghezza, 400 m. di lunghezza e 18 m. di profondità massima. Col passare del tempo la distesa d'acqua assunse sempre più le caratteristiche di un vero e proprio lago, con la tipica vegetazione sulle sponde, con la formazione di piccole spiagge e soprattutto con l'allocazione di una fauna prettamente lagustre. Scienziati e ricercatori anche stranieri lo studiano fin dalla sua nascita come un importante fenomeno geologico.Le acque sono talmente limpide e pulite che può essere utilizzata come riserva di acqua potabile. Negli anni '70 alcuni ricercatori dell'università di Berlino, aiutati dalla popolazione locale effettuarono studi nel sito del lago, arrivando alla conclusione che esso sarebbe scomparso già nei primi anni '90 per l'accumulo di detriti sul fondo, accumulo che, evidentemente, si è rallentato, anche se non arrestato negli anni.Col passare del tempo il lago sarà, quindi, destinato a scomparire lasciando posto a una distesa di sabbia. I sentieri più utilizzati per raggiungere il lago prevedono il cammino lungo il letto della fiumara Bonamico risalendolo verso l'interno (partendo dal paese di San Luca) oppure ridiscendendolo verso valle (partendo dalla località di Polsi). Esistono altre vie d'accesso 'laterali' sempre rientranti nel Sentiero Italia. |